Indipendentemente dall’esito del dibattito sulla sfiducia o no in corso in Parlamento, il governo Berlusconi è politicamente finito.
“Berlusconi non vuole governare, ma vuole restare solo a Palazzo Chigi, per lui è vitale restare a palazzo solo proteggersi dai processi. Dal 15 dicembre, comunque andrà il voto di fiducia, Fli sarà una forza di opposizione”, è questo il Chirie eleison finiano che ne anticipa l’estrema unzione.
La conta dunque, a papa morto, vale ben poco cosa. Pretendere di governare con due o tre peones in più è del tutto velleitario (Prodi docet). Non ci si è riusciti con un armata in più (oltre100), figuriamoci con un gruzzolo di bravi.
Non basterà nemmeno il “allargherò la squadra di governo” pronunciato al Senato pochi minuti fa. La promessa di poltrone che escono da quella bocca sanno di stantio e di ennesime patacche.
Papi in due anni si è “baloccato” una maggioranza senza precedenti. Tradito o traditore poco importa, oggi non può reclamare scuse o incolpare nessuno e i milioni di firme contro i traditori se li attacca al tram. Si è ribaltato da solo, questo si che è il vero ribaltone.
Per la maggioranza di centrodestra termina un stagione politica disastrosa, fatta solo di paurosi fallimenti.
Una è cosa certa, il problema non è il 14, con il suo “mercato delle vacche”, con i troppi equilibristi che strisciano fra il sì, il no, e il nì dell'astensione, il problema vero è dal 15 dicembre in poi.
Da piazza S.Giovanni sabato è emerso un netto: Ha fallito mandiamolo a casa.
D’accordo, ma stavolta non famolo strano, facciamolo senza pastrocchi, giravolte e bischerate, in modo semplice e chiaro ad esempio alla Civati QUI GPS
“Berlusconi non vuole governare, ma vuole restare solo a Palazzo Chigi, per lui è vitale restare a palazzo solo proteggersi dai processi. Dal 15 dicembre, comunque andrà il voto di fiducia, Fli sarà una forza di opposizione”, è questo il Chirie eleison finiano che ne anticipa l’estrema unzione.
La conta dunque, a papa morto, vale ben poco cosa. Pretendere di governare con due o tre peones in più è del tutto velleitario (Prodi docet). Non ci si è riusciti con un armata in più (oltre100), figuriamoci con un gruzzolo di bravi.
Non basterà nemmeno il “allargherò la squadra di governo” pronunciato al Senato pochi minuti fa. La promessa di poltrone che escono da quella bocca sanno di stantio e di ennesime patacche.
Papi in due anni si è “baloccato” una maggioranza senza precedenti. Tradito o traditore poco importa, oggi non può reclamare scuse o incolpare nessuno e i milioni di firme contro i traditori se li attacca al tram. Si è ribaltato da solo, questo si che è il vero ribaltone.
Per la maggioranza di centrodestra termina un stagione politica disastrosa, fatta solo di paurosi fallimenti.
Una è cosa certa, il problema non è il 14, con il suo “mercato delle vacche”, con i troppi equilibristi che strisciano fra il sì, il no, e il nì dell'astensione, il problema vero è dal 15 dicembre in poi.
Da piazza S.Giovanni sabato è emerso un netto: Ha fallito mandiamolo a casa.
D’accordo, ma stavolta non famolo strano, facciamolo senza pastrocchi, giravolte e bischerate, in modo semplice e chiaro ad esempio alla Civati QUI GPS
Nessun commento:
Posta un commento