Roberto De Mattei, conduttore di trasmissioni su Radio Maria, stavolta si è superato nella sua lezione di catechismo. Ha fatto proprie le parole del Monsignor Mazzella, già arcivescovo di Rossano Calabro, che a suo parere disse la sua anche sul terremoto che in questi giorni ha colpito il Giappone. Tenetevi stretti e toccatevi.... ferro.
“Le grandi catastrofi sono una voce paterna della volontà di Dio, che ci richiama al fine ultimo della nostra vita, se la terra non avesse catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, e non ricorderemmo che siamo cittadini del cielo.
In secondo luogo, le catastrofi sono i giusti castighi di Dio. Alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni”. Amen
Dovete sapere il Roberto De Mattei è vicepresidente del CNR, cioè di quell’ente pubblico:
"con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese". Poi dicono che la ricerca in Italia non funziona.
Comunque se siete sicuri che il nostro De Mattei non è un travestito talebano dormiente legato Al Qaeda, allora cambiategli il pusher.
Intanto, a mò di autodifesa, paratevi con questo piccolo esorcismo QUI GPS
“Le grandi catastrofi sono una voce paterna della volontà di Dio, che ci richiama al fine ultimo della nostra vita, se la terra non avesse catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, e non ricorderemmo che siamo cittadini del cielo.
In secondo luogo, le catastrofi sono i giusti castighi di Dio. Alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni”. Amen
Dovete sapere il Roberto De Mattei è vicepresidente del CNR, cioè di quell’ente pubblico:
"con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese". Poi dicono che la ricerca in Italia non funziona.
Comunque se siete sicuri che il nostro De Mattei non è un travestito talebano dormiente legato Al Qaeda, allora cambiategli il pusher.
Intanto, a mò di autodifesa, paratevi con questo piccolo esorcismo QUI GPS
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