Nel bel paese, con la merda fino al collo, Papi continua a fare i miracoli. Ho!, che a corte non ci sia un paraculo, una zoccola o uno scilipoti che lo avverta, i miracoli suoi fanno solo danni e portano sfiga. E non possiamo sperare neanche in un legaiolo.
Anzi, nel loro piccolo i padani un pò bolsi per la verita, per rifarsi vogliono fare qualche “miracolino” pure loro.
Così, rispolverato il classico furore contro “Roma Ladrona”, avevano lanciato tuoni e fulmini quando il Senato aveva, a sorpresa e i voti legaioli, fatto lo sconto con una bella riduzione del taglio delle indennità dei membri di Camera e Senato, almeno sei volte di meno rispetto a quanto previsto nel testo originario che prevedeva il taglio del 50% dell'indennità.
Come sempre, dopo urli, rutti, pernacchie e diti medi, ieri la Commissione bilancio della Camera ha bocciato gli emendamenti alla manovra presentati dalle opposizioni che puntavano a ripristinare il taglio del 50% dell'indennità dei parlamentari. Anche la Lega Nord, che aveva presentato un emendamento in questo senso, ha votato con la maggioranza e ha respinto il suo stesso emendamento.
Così accade che il Carroccio fa il suo “miracolino” e riesce a votare contro il proprio emendamento sul taglio delle indennità dei parlamentari cioè contro se stesso. Roba da far cascare i maroni anche all’Alberto. GPS
Anzi, nel loro piccolo i padani un pò bolsi per la verita, per rifarsi vogliono fare qualche “miracolino” pure loro.
Così, rispolverato il classico furore contro “Roma Ladrona”, avevano lanciato tuoni e fulmini quando il Senato aveva, a sorpresa e i voti legaioli, fatto lo sconto con una bella riduzione del taglio delle indennità dei membri di Camera e Senato, almeno sei volte di meno rispetto a quanto previsto nel testo originario che prevedeva il taglio del 50% dell'indennità.
Come sempre, dopo urli, rutti, pernacchie e diti medi, ieri la Commissione bilancio della Camera ha bocciato gli emendamenti alla manovra presentati dalle opposizioni che puntavano a ripristinare il taglio del 50% dell'indennità dei parlamentari. Anche la Lega Nord, che aveva presentato un emendamento in questo senso, ha votato con la maggioranza e ha respinto il suo stesso emendamento.
Così accade che il Carroccio fa il suo “miracolino” e riesce a votare contro il proprio emendamento sul taglio delle indennità dei parlamentari cioè contro se stesso. Roba da far cascare i maroni anche all’Alberto. GPS
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