Credo di averla già raccontata ma oggi come si dice ritorna a bomba e val la pena ricordarla.
Durante il periodo fascista a Casola Valsenio si festeggiava il sabato fascista. Alla sera nella piazza principale si giocava a tombola, dal balcone del vecchio albergo ristorante Maiolica, seduto su una sedia troneggiava l“estrattore" con la sacchetta dei 90 numeri e con alle spalle il mitico tabellone. Giù, la piazza piena di casolani seduti sulle sedie portate da casa. Una sera proprio quando il sorteggio della tombola era quasi a tiro, il Bos fascista locale entra nel balcone, si avvicina all’estrattore, infila la mano nella sacchetta , estrae un numero e urla: Tombola Chichi et Cogna. Dovete sapere che Chichi et Cogna era il nome del nostro Bos fascistone. Le proteste dei cittadini erano prontamente represse dai prezzolati sgherri sguinzagliati nella piazza, non rimaneva che il rientro a casa fra qualche madonna.
Il Chichi et Cogna ci è ritornato in mente quando abbiamo appreso quello che è successo ieri in quel di Varese al congresso legaiolo.
I fieri padani del congresso varesino in un coro deciso e ostinato urlavano: “Voto, voto, voto”.
Il Grande Canottiero e il Cerchio Magico erano già riusciti a eliminare i concorrenti del candidato unico ma sti legaioli testardi in sala vogliono votare. “Ho visto in seconda, terza fila dei fascisti....” cerca di zittirli il Grande Canottiero prima di lasciare in fretta la sala.
Ma il vecchio Totem del Sole delle Alpi non incanta più. Giù spintoni, tessere strappate, è uno schifo, il giorno più nero della Lega.... eccm.
Così alla Chichi et Cogna anche in quel di Varese, meglio chiudere la tombolata e in fretta “Per il bene della Lega, dichiaro Maurilio Canton segretario...». Ma non è finita, nella notte sotto la sede della Lega Varesina appare uno striscione: "Canton segretario di chi? Di nessuno!!!".
Il Totem monolitico del Sole delle Alpi sta crepando e non c’è Cerchio magico che tenga. GPS
Durante il periodo fascista a Casola Valsenio si festeggiava il sabato fascista. Alla sera nella piazza principale si giocava a tombola, dal balcone del vecchio albergo ristorante Maiolica, seduto su una sedia troneggiava l“estrattore" con la sacchetta dei 90 numeri e con alle spalle il mitico tabellone. Giù, la piazza piena di casolani seduti sulle sedie portate da casa. Una sera proprio quando il sorteggio della tombola era quasi a tiro, il Bos fascista locale entra nel balcone, si avvicina all’estrattore, infila la mano nella sacchetta , estrae un numero e urla: Tombola Chichi et Cogna. Dovete sapere che Chichi et Cogna era il nome del nostro Bos fascistone. Le proteste dei cittadini erano prontamente represse dai prezzolati sgherri sguinzagliati nella piazza, non rimaneva che il rientro a casa fra qualche madonna.
Il Chichi et Cogna ci è ritornato in mente quando abbiamo appreso quello che è successo ieri in quel di Varese al congresso legaiolo.
I fieri padani del congresso varesino in un coro deciso e ostinato urlavano: “Voto, voto, voto”.
Il Grande Canottiero e il Cerchio Magico erano già riusciti a eliminare i concorrenti del candidato unico ma sti legaioli testardi in sala vogliono votare. “Ho visto in seconda, terza fila dei fascisti....” cerca di zittirli il Grande Canottiero prima di lasciare in fretta la sala.
Ma il vecchio Totem del Sole delle Alpi non incanta più. Giù spintoni, tessere strappate, è uno schifo, il giorno più nero della Lega.... eccm.
Così alla Chichi et Cogna anche in quel di Varese, meglio chiudere la tombolata e in fretta “Per il bene della Lega, dichiaro Maurilio Canton segretario...». Ma non è finita, nella notte sotto la sede della Lega Varesina appare uno striscione: "Canton segretario di chi? Di nessuno!!!".
Il Totem monolitico del Sole delle Alpi sta crepando e non c’è Cerchio magico che tenga. GPS
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