Il presidente del Consiglio Regionale Lombardo Davide Boni, coinvolto in un'inchiesta per corruzione, avrebbe offerto le sue dimissioni al segretario della Lega Umberto Bossi, ma il Grande Canottiero le ha respinte. Andiamo avanti e troveremo la quadra ha detto il Senatur. E allora il Boni resta al suo posto.
La reazione dei legaioli all’ Alberto da Giussano con la mazzetta in mano, ovvero il “Sistema mazzette Pdl-Lega"al S. Vittorone come dice il Crozza, è compatta.
"Davide Boni non si tocca, la Lega non si tocca", l'iscrizione nel registro degli indagati di Boni per corruzione "è un attacco ad un uomo simbolo della Lega, ed al contempo alla Lega stessa", un atto "di guerra".
La consapevolezza che questa volta ci si gioca, non solo i cerchi magici e i barbari sognanti, ma addirittura i Maroni è completa.
Ve lo ricordate : “quando un popolo come quello padano cammina....”, dopo il “Secessione o morte” siamo arrivati al “Pontida o S. Vittore”. GPS
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