La Pork Repubblic è
crollata ed è il caso proprio di dire che è finita letteralmente in cacca. Per chi ha sostenuto e sguazzato,
in tutti questi anni, nella Pork Repubblic sarà dura dimostrare l’ “io non
c’ero”.
L’impresa è comunque partita,
d’altronde una chiatta su cui salvare, non solo la faccia ma anche il deretano
e non affondare bisogna pur trovarla.
Avrete notato in questi giorni il
grande schiamazzo attorno al SuperMario bis e lo sfruttamento da ultima
spiaggia della sua figura per il “faremo una lista civica per Monti” dei
Casini-Fini.
Ma a ruota si stanno preparando i
“colonnelli”, il Pisanu non ne fa mistero, il Rutelli che spinge da matti per aggrapparsi a qualcosa, per
certi anche due ex ministri come Frattini e la Carfagna, il Luca Cordero
di Montezemolo, l’Emma Marcegaglia, gli industriali, i ciellini che non vedono
l’ora di fare il salto della quaglia e cicatrizzare le stimmate nelle mani per
gli scroscianti applausi dati al Papi, poi c’è la Coldiretti, la Confcommercio e
altri che stanno valutando il futuro posizionamento.
Ma a tirare i fili delle operazioni della futura ammucchiata ci
stanno quelli dell’ Oltretevere. Il Vaticano che ha sempre appoggiato e contestualizzato
la “Pork Repubblic” ha già sguinzagliato le cricche dei faccendieri ha dare un
aiutino.
Al Mario Monti siamo grati per
aver scaraventato giù dalla torre il Papi e la sua corte. Non siamo d’accordo
con la maggior parte delle scelte del suo governo ma gli riconosciamo la sua
serietà.
La Pork
Repubblic è affondata, la zattera che si sta preparando “Il
Grande Centro Riciclone” ha tutte le caratteristiche di diventare un’ennesima
cloaca massima di riciclati. La serietà di Monti ci salverà? Altrimenti, come
dice la Minghinina:
Se non è zuppa è pan bagnato. GPS
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