Da giorni è iniziata, nel bombardamento di dati e nella baraonda di proiezioni, la riffa dedicata alla Rimonta.
Tutta la potenza di fuoco di Sua Immunità e della Corte di Arcore si struggono per spargere, a piene mani nel bel Paese, mitragliate di Rimonta.
La Rimonta è stata farcita: dallo show da Santoro e dalla nuova fidanzata, all’ occupazione di radio e tv rimbalzando da una canale all'altro, dalla Lettera della rimonta, alla pompatura del caso MPS e hanno messo in conto pure l’ultimo acquisto della Mela marcia.
Non c’è dubbio che l’effetto nell’elettorato di centrodestra del fuoco arcoriano sia stato per molti il ritorno all’ovile, ma che possa vincere le elezioni e recuperare il gap che lo divideva dal centrosinistra, stabile sopra i 9 punti, è praticamente impossibile.
La media di tutte (20) le rilevazioni sulle intenzioni di voto alle prossime politiche effettuate tra il 17 e il 30 gennaio segnala un distacco di ben 6,7 punti tra centrosinistra e centrodestra a favore della coalizione di Pier Luigi Bersani.
La media di tutte (20) le rilevazioni sulle intenzioni di voto alle prossime politiche effettuate tra il 17 e il 30 gennaio segnala un distacco di ben 6,7 punti tra centrosinistra e centrodestra a favore della coalizione di Pier Luigi Bersani.
In tutte le elezioni precedenti il centrosinistra non ha mai avuto un vantaggio così ampio ad un mese dalle elezioni. Insomma diciamolo chiaramente, la Rimonta fa parte del loro repertorio sterminato di panzane.
Ps: “La sinistra la smetta di frignare e di menare gramo, e faccia la sua campagna elettorale a voce alta” (Michele Serra) GPS
Nessun commento:
Posta un commento