Domani 25 Aprile è la Festa della Liberazione ed il nostro pensiero va rivolto in special modo a tutti gli anziani combattenti, per la fierezza nell’essere riusciti a ridare la libertà al nostro Paese.
Libertà, anche per gli imbecilli che vogliono cancellare la Resistenza dai libri di scuola e dalla nostra memoria.
“Non si può cancellare la storia con un tratto di penna o tagliando qualche pagina da un libro. Non si può dimenticare la sofferenza di un popolo, la lotta dei coraggiosi per liberare il paese dalla dominazione nazista. Feroce, criminale. Non si possono dimenticare gli eroismi e le sofferenze. I rastrellamenti e le stragi. Non si può dimenticare chi ha lottato per la sorte del paese e combattuto per la libertà. Chi era nel giusto contro una grande ingiustizia. I partigiani e la lotta partigiana sono una pagina memorabile. Grazie a chi ha dato la vita per la libertà e grazie a chi, a prezzo di enormi sacrifici, ha voluto combattere la ferocia criminale. Grazie a chi non smette di trasmettere alle generazioni future una pagina importante.” GPS
Libertà, anche per gli imbecilli che vogliono cancellare la Resistenza dai libri di scuola e dalla nostra memoria.
“Non si può cancellare la storia con un tratto di penna o tagliando qualche pagina da un libro. Non si può dimenticare la sofferenza di un popolo, la lotta dei coraggiosi per liberare il paese dalla dominazione nazista. Feroce, criminale. Non si possono dimenticare gli eroismi e le sofferenze. I rastrellamenti e le stragi. Non si può dimenticare chi ha lottato per la sorte del paese e combattuto per la libertà. Chi era nel giusto contro una grande ingiustizia. I partigiani e la lotta partigiana sono una pagina memorabile. Grazie a chi ha dato la vita per la libertà e grazie a chi, a prezzo di enormi sacrifici, ha voluto combattere la ferocia criminale. Grazie a chi non smette di trasmettere alle generazioni future una pagina importante.” GPS
Bella Ciao - Modena City Ramblers
Difendiamo i valori di libertà e giustizia, solidarietà e pace che hanno animato la lotta di Liberazione e sui quali si fonda la Costituzione della Repubblica
Quando i primi partigiani scelsero la via della lotta e salirono sulle montagne per combattere il nazifascismo, rischiarono e spesso offrirono la loro vita per affermare i principi stessi sui quali costruire la convivenza civile: la libertà, l'uguaglianza, la giustizia, la democrazia.
Il prezzo pagato fu altissimo: decine di migliaia di partigiani uccisi, feroci rappresaglie contro la popolazione civile che sosteneva il movimento di Liberazione, oltre 40 mila tra cittadini e lavoratori deportati nei campi di concentramento, eccidi, come a Cefalonia, di soldati che rifiutarono di consegnarsi ai tedeschi, 600 mila internati in Germania, 87 mila militari caduti nella guerra di Liberazione.
Da quella lotta che vide combattere fianco a fianco uomini e donne, operai e intellettuali, contadini e liberi professionisti di diversa fede politica e religiosa, nacque la nostra Costituzione.
Una Costituzione ancora attuale e vitale, fra le più avanzate tra quelle esistenti, non a caso difesa dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani nel referendum del giugno 2006, quando si cercò di snaturarne la sostanza e i valori.
Ma a sessant'anni dal 1° gennaio 1948, da quando essa entrò in vigore, l'Italia sta correndo nuovi pericoli. Emergono sempre più i rischi per la tenuta del sistema democratico, come evidenti si manifestano le difficoltà per il suo indispensabile rinnovamento.
Permangono, d'altro canto, i tentativi di sminuire e infangare la storia della Resistenza, cercando di equiparare i "repubblichini", sostenitori dei nazisti, ai partigiani e ai combattenti degli eserciti alleati. Un modo per intaccare le ragioni fondanti della nostra Repubblica.
Per questi motivi, per difendere nuovamente le conquiste della democrazia, il 25 APRILE ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE assume il valore di una ricorrenza non formale.
Nel ricordo dei Caduti ci rivolgiamo ai giovani, ai democratici, agli antifascisti, per una mobilitazione straordinaria in tutto il Paese. (fonte Il manifesto unitario dell'Anpi)
Quando i primi partigiani scelsero la via della lotta e salirono sulle montagne per combattere il nazifascismo, rischiarono e spesso offrirono la loro vita per affermare i principi stessi sui quali costruire la convivenza civile: la libertà, l'uguaglianza, la giustizia, la democrazia.
Il prezzo pagato fu altissimo: decine di migliaia di partigiani uccisi, feroci rappresaglie contro la popolazione civile che sosteneva il movimento di Liberazione, oltre 40 mila tra cittadini e lavoratori deportati nei campi di concentramento, eccidi, come a Cefalonia, di soldati che rifiutarono di consegnarsi ai tedeschi, 600 mila internati in Germania, 87 mila militari caduti nella guerra di Liberazione.
Da quella lotta che vide combattere fianco a fianco uomini e donne, operai e intellettuali, contadini e liberi professionisti di diversa fede politica e religiosa, nacque la nostra Costituzione.
Una Costituzione ancora attuale e vitale, fra le più avanzate tra quelle esistenti, non a caso difesa dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani nel referendum del giugno 2006, quando si cercò di snaturarne la sostanza e i valori.
Ma a sessant'anni dal 1° gennaio 1948, da quando essa entrò in vigore, l'Italia sta correndo nuovi pericoli. Emergono sempre più i rischi per la tenuta del sistema democratico, come evidenti si manifestano le difficoltà per il suo indispensabile rinnovamento.
Permangono, d'altro canto, i tentativi di sminuire e infangare la storia della Resistenza, cercando di equiparare i "repubblichini", sostenitori dei nazisti, ai partigiani e ai combattenti degli eserciti alleati. Un modo per intaccare le ragioni fondanti della nostra Repubblica.
Per questi motivi, per difendere nuovamente le conquiste della democrazia, il 25 APRILE ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE assume il valore di una ricorrenza non formale.
Nel ricordo dei Caduti ci rivolgiamo ai giovani, ai democratici, agli antifascisti, per una mobilitazione straordinaria in tutto il Paese. (fonte Il manifesto unitario dell'Anpi)
PARTECIPA: I blogger per il 25 Aprile.
1 commento:
25 APRILE: PER UNA MEMORIA ACCETTATA E RISPETTATA
Urge ritrovare la memoria, che non potrà essere condivisa,
ma almeno accettata e rispettata reciprocamente. Serve favorirla ricordando con rispetto tutti i caduti della guerra civile.
Con un’iniziativa che rischia di incontrare l’ostilità di entrambe le parti in causa: attraverso le testimonianze scritte dalle due parti in lotta, rendendo così onore a chi ha lottato ed è caduto in nome delle proprie Idee.
NEL BLOG http://faber2008.blogspot.com/
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