lunedì 27 aprile 2009

Don Raffael e la corte dei Miracoli

Don Raffael, presidente del Popolo siciliano, quello de L’ abbuffata siciliana a settembre dello scorso anno aveva sbrodolato:
"Il mio governo è già impegnato a tagliare gli sprechi",“Una burocrazia più snella ed efficiente, razionalizzando le risorse degli uffici e privilegiando le competenze, eliminando gli enti inutili e semplificando le procedure."
Due giorni fa sul Corriere Gian Antonio Stella ci fa sapere:“Ancora poche ore e la regione Si­cilia batterà un record planeta­rio: su 3.450 dipendenti, ai Beni Cul­turali, ci saranno 770 dirigenti. Il tri­plo dell'intero parco dirigenziale del­la regione Lombardia. Il tutto grazie a un'infornata di assunzioni e pro­mozioni che vedrà l'ente isolano re­galarsi, a dispetto della Corte dei Conti che aveva denunciato come ab­norme la presenza di un «colonnel­lo » ogni 8,4 «soldati semplici», altri 500 nuovi dirigenti in un colpo solo.”
Alla Corte dei Miracoli, il sistema è ben rodato e l’artificio è sempre lo stesso, poche e semplici mosse.
Un po’ d’olio agli ingranaggi Vasa Vasa e Druidi e il gioco è fatto. Crisi, taglio agli spechi, eliminazione enti inutili, ecc , Puf...! Tutto è sparito.
Don Raffael si aggiudica il Guinness primati, l'ente regionale dell'isola conta di tanti dipendenti regionali quanto Piemonte, Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Friuli e Liguria messe insieme. Anche questo è federalismo? GPS

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