Il Bel Paese, già da tempo confinato in coda nella classifica dei Paesi delle banane, è stato escluso pure da questa. Oggi si trova in testa a quella, parafrasando Cristiano Cavina (spero mi perdoni), dei paesi dei “Tolintecùl”.
Il paese dei “Tolintecùl” ci riserva ogni giorno delle eccellenze davvero straordinarie.
L’ ultima, il “Rubygate con Bunga Bunga incorporato”, ci sta sputtanando in tutto il pianeta, tanto che adesso pure i cinesi ci prendono per il ......
Ma l’ aspetto forse più inquietante dell’ Ruby Ambaradam è quello che ha inevitabilmente riaperto lo scontro con parte del modo cattolico.
Famiglia Cristiana, altre volte critica nei confronti di Papi, stavolta va giù di brutto e senza appello: "Il premier è malato e fuori controllo. Aspettiamoci il peggio", “gli italiani da oggi dovranno abituarsi alle variazioni pecorecce sul Bunga Bunga”, perfino l’ Avvenire, giornale dei vescovi, all'attacco che chiede: "Sobrietà e decoro sono doveri del premier".
Il cordone ombelicale (do ut des) che lega Papi al Vaticano squassato dal Bunga Bunga?
Bisogna correre subito ai ripari, ha soffiato nelle orecchie il Gianni Letta al Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio alle Politiche per la famiglia. Il quale subito, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi convocata con urgenza, ha trionfalmente annunciato: “Sarà il presidente del Consiglio (Papi), ad aprire la conferenza nazionale della famiglia che si terrà a Milano dall'8 al 10 novembre”.
In attesa che il mons Fisichella contestaualizzi il Bunga Bunga e che si superino le perplessità di B16 sul quel fatidico: "Berlusconi è come la Caritas!", il Giovanardi tira dritto.
Così il Papi al meeting sulla famiglia a Milano parlerà delle origini cristiane del Bunga Bunga e come grande difensore della “famiglia cristiana” ne richiederà l’introduzione condivisa nel pensiero della Chiesa fra i valori negoziabili.
Per far digerire il rospo, ci tiene a farci sapere che è disposto a finanziare le scuole cattoliche regalando loro l’equivalente di quasi mezzo punto dell’intero Prodotto Interno Loro italiano!
Per il Bunga Bunga, OK il Prezzo è Giusto!.... e ai Tolintecùlesi toccherà pagare il conto. GPS
Il paese dei “Tolintecùl” ci riserva ogni giorno delle eccellenze davvero straordinarie.
L’ ultima, il “Rubygate con Bunga Bunga incorporato”, ci sta sputtanando in tutto il pianeta, tanto che adesso pure i cinesi ci prendono per il ......
Ma l’ aspetto forse più inquietante dell’ Ruby Ambaradam è quello che ha inevitabilmente riaperto lo scontro con parte del modo cattolico.
Famiglia Cristiana, altre volte critica nei confronti di Papi, stavolta va giù di brutto e senza appello: "Il premier è malato e fuori controllo. Aspettiamoci il peggio", “gli italiani da oggi dovranno abituarsi alle variazioni pecorecce sul Bunga Bunga”, perfino l’ Avvenire, giornale dei vescovi, all'attacco che chiede: "Sobrietà e decoro sono doveri del premier".
Il cordone ombelicale (do ut des) che lega Papi al Vaticano squassato dal Bunga Bunga?
Bisogna correre subito ai ripari, ha soffiato nelle orecchie il Gianni Letta al Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio alle Politiche per la famiglia. Il quale subito, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi convocata con urgenza, ha trionfalmente annunciato: “Sarà il presidente del Consiglio (Papi), ad aprire la conferenza nazionale della famiglia che si terrà a Milano dall'8 al 10 novembre”.
In attesa che il mons Fisichella contestaualizzi il Bunga Bunga e che si superino le perplessità di B16 sul quel fatidico: "Berlusconi è come la Caritas!", il Giovanardi tira dritto.
Così il Papi al meeting sulla famiglia a Milano parlerà delle origini cristiane del Bunga Bunga e come grande difensore della “famiglia cristiana” ne richiederà l’introduzione condivisa nel pensiero della Chiesa fra i valori negoziabili.
Per far digerire il rospo, ci tiene a farci sapere che è disposto a finanziare le scuole cattoliche regalando loro l’equivalente di quasi mezzo punto dell’intero Prodotto Interno Loro italiano!
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