Abbiamo già avuto modo di conoscere Dario Gambarin esponente di spicco della Land Art (o arte del territorio) italiana. Il suo pennello è un trattore, la sua tela i campi grano, le sue opere immense, grandi come sei campi di calcio, non sono eterne come tele o sculture, ma l’impatto e la forza espressiva sono davvero sensazionali. Il Gamberin questa volta ha realizzato un opera anti-nucleare, un enorme simbolo della radioattività con al centro quello della pace o meglio come precisa: “Il simbolo del disarmo nucleare, che è poi diventato simbolo della pace, fu ideato e disegnato da Gerald Holtom nel 1958”. Il suo segnale contro il nucleare si trova nei campi di grano di Castegnato nella campagna veronese ed è realizzato su un terreno di 35.000 metri quadri il diametro è di 160 metri .
Dario Gambarin, che ha voluto così dire la sua: “Le nubi radioattive provenienti dalla centrale di Fukushima sono già arrivate in molte parti del mondo, Italia compresa. Che futuro vogliamo? Che mondo vogliamo lasciare ai nostri figli? Un mondo inquinato e radioattivo o un mondo pulito?
Con la mia opera di Land Art non ho voluto lanciare un mio messaggio, ho voluto dare voce alla terra, un urlo di allarme ma anche una voce di speranza?” (fonte e foto via misticmedia) L’ “immagine” dell' Urlo della Terra che si ribella alle contaminazioni radioattive mi sembra di una efficacia veramente straordinaria. GPS
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